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Mistero e gli alieni fotografati in Sardegna

Purtroppo per colpa della Champions league,  “Mistero” non è andato in onda, ma non vi preoccupate ero già pronto a questa evenienza, ed infatti per l’occasione volevo proporvi un “mitica” clip di Pablo Ayo del 23/01/2013, per vederlo basta cliccare qui: video mediaset Mistero
Come avete visto il buon Ayo smentisce due filmati ma quando vede le foto scattate l’8 giugno 2012 dalla telespettatrice Tiziana in Sardegna ad un campo di grano egli è convinto di trovarsi di fronte ad una foto che ritrae quattro alieni, la foto di partenza è quella sotto:

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Questa foto ingrandita racchiuderebbe in un angolino questa immagine

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che ritoccata un “pochettino” mostrerebbe questo

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Sinceramente dire che è stata solo migliorata è un po’ un eufemismo, visto che se mettiamo le due immagini a confronto sembra di giocare a “trova le differenze” della Settimana enigmistica.

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Detto ciò rimane da spiegare comunque di che cosa si trattasse e quanto di vero ci fosse nell’ Ufo “sardo”…..vi aiuto….NIENTE…..controllando il bollettino del 2012 del CISU (centro italiano studi ufologici) nella data citata per la foto non risulta assolutamente nulla, come potete vedere a questo LINK, anzi la cosa divertente è che non risulta proprio nulla da nessuna parte in quella data e comunque lo stesso Ayo appare dubbioso e non si sbilancia sulle altre foto di questo caso specifico (vedi la luce nel campo)

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….ma allora perchè teorizzare la presenza degli alieni? Sinceramente non lo so….ma quello che so di per certo è che quelle figure umanoidi non son altro l’ennesimo caso di pareidolia, che diventa abbastanza comune nel caso di ingrandimenti di foto…famoso il caso del demone presente nell’attacco del 11 settembre 2001

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Mi sembra strano per altro che non abbia notato come nella foto fossero presenti anche un drago ed uno gnomo….non ci credete? guardate la foto…ah scusate anch’io nei riquadri ho fatto dei piccoli “ritocchini” 😀

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In fondo però Pablo Ayo non ha fatto nulla di male e sbagliare capita a tutti non solo a lui…..e poi la pareidolia è veramente difficile da spiegare o prevenire…ti può far addirittura scambiare un gabbiano per un’astronave, come mostra il video sotto

Il video è caricato dal canale fozzillo ed è stato fatto in collaborazione con il Fototecnico Paolo Bertotti del blog Photobuster

Il video bufala di Mistero su un UFO che rapisce una mucca

Molti mi han mandato email chiedendomi di dedicare un post al video dell’abduction della mucca presentato nel programma Mistero….tralasciando le stupidate dette in suddetta trasmissione tipo: “questo video è stato custodito per anni negli archivi giapponesi…” Il che non è assolutamente vero poichè il primo che l’ha postato su Youtube dichiara cose ben diverse, inoltre la prima volta che il video viene trasmesso è durante un normale notiziario web…come faccio a saperlo, semplice ecco il primo post dedicato a questo video su Youtube:


Il telegiornale in questione è il Today australiano ( LINK) e subito sono nate in rete migliaia di discussioni, basti pensare che per esso ci sono due discussioni aperte nel forum projectavalon  5 su abovetopsecret.com  ed è postato in vari account di Youtube.
Tutti sono concordi nell’affermare che esso sia una bufala, così come viene dichiarato una bufala dal Centro ufologico di Birmingham (uno dei centri più famosi al mondo) LINK. In effetti il video presenta alcuni particolari molto discutibili:

1. chi riprende la cattura della mucca ha l’obiettivo puntato nel posto giusto al momento giusto.
2. le altre mucche sembrano non accorgersi di ciò che accade intorno a loro…e sinceramente credo che si stupirebbero sempre a vedere volare una di loro…
3. la mucca continua a brucare anche in cielo (vedi foto)

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4. si conosce solo la data (1983 forse) ne dove accade (alcuni dicono Argentina, altri Giappone o Cina) ne chi riprende e perchè

Ciò che rende però particolare questo video è che non si conoscono i motivi per cui esso è stato fatto, anche se si è propensi a pensare che sia parte di una pubblicità o di un video commerciale per una azienda di latte, che però il compratore ha rifiutato, senza dimenticare infine che alcuni hanno anche  dichiarato di conoscere l’autore del video burla tale Daz  LINK. Alcuni però credono che esso non sia stato fatto per il Giappone ma bensì per l’America (tra questi c’è anche il famoso sito Ufodigest)e a prova di ciò vengono poratati i seguenti Link emol  e  cowabduction e che non sia stato affatto rifiutato ma bensì usato come video lancio per queste campagne pubblicitarie.

Non ci sono UFO nella Crocefissione di Visoki Decani

Girando in rete e guardando Youtube ho spesso visto immagini associate agli Ufo o meglio alla teoria degli “antichi alieni” che poco centrano con esse, ma cosa che mi da ancora più fastidio è vedere opere pittoriche bellissime ricordate solo per  “stupidi particolari misteriosi” ne è un esempio la Crocefissione del  Monastero di Visoki Decani in Kosovo (foto sotto) del 1350, magnifica opera bizantina.

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Per questo motivo mi son messo a cercare in internet qualcuno che avesse le capacità per sfatare questo “credo” e ho trovato guarda a caso un altro ennesimo eccellente articolo di Diego Cuoghi che spero serva a mettere fine al mistero che sta dietro a questa opera.

 “La Crocifissione” del Monastero di Visoki Decani, Kosovo

Ci troviamo di fronte a uno dei casi più clamorosi, tra quelli pubblicati in molti siti ufologici, di fraintendimento del significato di un’opera d’arte, perchè solo chi non conosce la simbologia artistica dell’epoca può arrivare a sostenere che vi sono elementi misteriosi e incongrui.
Questa Crocifissione, dipinta nei primi decenni del XIV secolo, si trova nel terzo livello della cupola nel Monastero di Visoki Decani in Kosovo, ed è tra le opere più citate nei siti di clipeologia. Gli UFO sarebbero i due strani oggetti ai lati della croce, che vediamo ingranditi:

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In questo caso gli autori di quei siti sostengono che si tratterebbe di due astronavi con equipaggio, come possiamo leggere nelle pagine di Edicolaweb: «Jugoslavia, monastero di Visoki Decani, affresco della prima metà del XIV secolo. Si notano ai due angoli superiori, due capsule spaziali pilotate».
In particolare Mauro Paoletti, nell’articolo intitolato Il fenomeno ufologico nell’arte si spinge fino a dire che “Nel 1335, nella porzione di cielo di un affresco nel monastero dei Decani, Kosovo-Metohija, ex Jugoslavia, furono riprodotti due oggetti aerei, con una persona all’interno, che si inseguono sopra la scena che riproduce una Crocifissione. Gli affreschi sono rimasti sconosciuti fino al 1964, quando vennero fotografati con un teleobiettivo, dato che le immagini sono situate a circa quindici metri da terra. L’autore delle foto, Aleksander Paunovich, analizzandole, scorse due oggetti “aerei”. Nel primo, un uomo sembra pilotare l’oggetto, mentre rivolto all’indietro controlla la traiettoria del “velivolo” che segue. Nel secondo, si può osservare un essere che non presenta sembianze umane e tiene un oggetto fra le mani.
Gli angeli, raffigurati a contorno della scena, vigilano il volo degli oggetti e tengono gli occhi chiusi e le mani sulle orecchie nell’atto di tapparle, come non volessero restare abbagliati o sordi. “

La storia, dopo essere stata pubblicata nella rivista jugoslava “Lumière” nel 1964, arrivò in Europa occidentale in un articolo pubblicato nel 1967 da Spoutnik, una rivista di cultura russa stampata in Francia. Nello stesso articolo, firmato da Viatcheslaw Zaitsev, si parlava anche del cosiddetto “astronauta di Fergana” e di altri “visitatori del cosmo” che l’autore credeva di individuare in antiche opere d’arte (anche Gesù, secondo Zaitsev, sarebbe stato un cosmonauta!).

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Ma la Crocifissione di Decani non contiene particolari “spaziali”, segue invece un modello iconografico tradizionale molto diffuso nel medioevo. In particolare un’opera d’arte che nella composizione ricorda questa Crocifissione è la Deposizione dalla Croce di Benedetto Antelami, che si trova nel Duomo di Parma

Antelami_Deposizione_Parma

Alle estremità della composizione, nella stessa posizione dell’affresco di Decani, sono raffigurati con aspetto umano il Sole e la Luna, testimoni della Crocifissione. In entrambe le opere d’arte i personaggi che rappresentano il Sole e la Luna guardano verso la Croce che si trova al centro della composizione. Il Sole e la Luna rappresentati come personaggi dalle fattezze umane sono visibili in molte crocifissioni in stle bizantino-ortodosso

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Qui vediamo un particolare della rilegatura di un antico Evangelario (Tesoro di San Clemente d’Ochrida, sec XIV), un particolare della crocifissione dipinta da Teophanes il Cretese in un monastero del Monte Athos e La crocifissione della chiesa di Karanlik, in Cappadocia:

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dal “Dizionario dei soggetti e dei simboli nell’arte” di James Hall:
«Il sole e la luna ai due lati della croce sono elemento ricorrente nelle crocifissioni medievali. Essi sopravvissero fino al primo Rinascimento, ma sono rari dopo il XV secolo. La loro origine è antica. Sole e luna erano tradizionalmente presenti nell’iconografia delle divinità solari della Persia e della Grecia, e tale consuetudine si mntenne in epoca romana sulle monete recanti le effigi degli imperatori. Sembra che questa convenzione iconografica sia riuscita a penetrare nell’arte cristiana primitiva tramite la festività del Natale, sovrappostasi a una festa pagana che celebrava la rinascita del sole.Molto tempo prima delle più antiche raffigurazioni della Crocifissione, il sole e la luna comparivano in altri temi cristiani: il Battesimo, il Buon Pastore e la Maestà di Cristo. Quando si iniziò a raffigurare il Cristo in croce parve che un appropriato inserimento dei due simboli fosse già ratificato dalle scritture e dai teologi. I vangeli sinottici raccontano che verso mezzogiorno si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. L’eclisse poteva essere semplicemente un segno del lutto dei cieli per la morte del Redentore; ma più specificatamente, secondo Agostino, il sole e la luna rivelavano il rapporto di prefigurazione che unisce i due Testamenti: l’Antico (la luna) si poteva comprendere solo alla luce del Nuovo (il sole). Negli esempi medievali, il sole e la luna possono essere rappresentati secondo la tipologia antica: il sole come figura maschile che guida una quadriga, la luna come figura femminile che conduce un carro di buoi, ciascuno all’interno di un disco circolare. Oppure il sole è rappresentato semplicemente da un busto maschile con un alone luminoso, e la luna da un busto femminile con il crescente lunare che contraddistingue Diana. Più tardi si riducono a due semplici dischi (in quello della luna può essere inscritto il crescente lunare) e a volte sono sorretti da angeli. Il sole compare alla destra di Cristo, la luna alla sua sinistra.»                        Spesso il Sole e la Luna venivano rappresentati come personaggi dalle fattezze umane alla guida di carri trainati rispettivamente da cavalli e da buoi, come in questo bassorilievo in avorio che fa parte della rilegatura del “Libro delle Pericopi di Enrico II” del XI secolo (Monaco, Bayerische Staatsbibliothek):

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Tutte le immagini del monastero sono state gentilmente concesse da BLAGO Fund Archives e sono tratte dal sito Srpskoblago 

Conclusioni:

Nella Crocifissione di Decani non ci sono UFO. I due oggetti ai lati della croce sono il Sole e la Luna, rappresentati in maniera antropomorfa come in moltissime scene che raffigurano la Crocifissione in ambiente bizantino ortodosso.

LINK

Il video bufala dell’ufo svedese

Giulio, tramite email, mi chiede cosa ne penso di questo video che un anno fa in rete ha goduto di una “buona fama” (vedi sotto) e tutt’oggi in molti siti è ritenuto “vero”.

Sarò molto diretto,è un falso e fatto pure male, infatti come apprendiamo dal sito thehoaxkiller.com  che propone questo video su Youtube con questa didascalia


Dopo L’analisi del video ho trovato molti errori di “tracciamento” del movimento, ed errori di “visualizzazione”, ma il video qui sopra mostra l’errore più evidente cioè la coerenza della posizione. L’autore, infatti, ha avuto problemi a mantenere la posizione degli UFO, mentre la ragazza sul ATV gli passa davanti, si può vedere, l’UFO “saltare” in diverse posizioni quando il corpo della ragazza è in primo piano. Questo errore dà effettivamente un indizio sul modo in cui il movimento viene tracciato nel video, effettivamente l’UFO salta tutto perché il punto di monitoraggio che stava seguendo per il movimento del video era l’albero a sinistra, quindi quando il corpo della ragazza si frappone alla struttura a sinistra, l’oggetto volante perde il punto di monitoraggio incomincia a saltare solo quando il corpo della ragazza non blocca più l’albero dalla “vista” della traccia dell’UFO , quest’ultimo ritorna al suo posto, perché può ora vedere l’albero (il punto di tracciamento originale) e quindi ripercorre la sua traiettoria.

Un alieno in un un geroglifico? No una pianta

Dato che mi sono arrivate più email che riguardano un geroglifico, in una tomba di Saqqara, raffigurante un alieno, ho deciso di rispondere in modo da far chiarezza una volta su questa bufala…
Per dare una risposta soddisfacente userò ancora una volta un articolo di DIEGO CUOGHI intitolato

Tomba di Ptahhotep (circa 2400 a.C.)

Saqqara, Egitto

 In questo caso non abbiamo a che fare con presunti UFO nel rinascimento( come nei suoi altri casi), ma in un’epoca più remota, quella della V e VI dinastia dell’antico Egitto. Queste immagini della tomba di Ptahhotep, gran visir al tempo del faraone Ises, si trovano pubblicate in molti siti web:

 

Qui non si parla però solo di UFO, ma di un vero e proprio alieno, che sarebbe raffigurato in quel rilievo dipinto. Ecco cosa si legge in alcune pagine web: “Extraterrestrial Images on the Step Pyramid Saqqara, Egypt and close-up (right)”     (link), “We were flabbergasted to say the least when we took a closer look at this image and could make out an ‘alien grey’ in the bottom of the picture! Does this prove that the building and placement of the Pyramids were aided by alien intelligence? (…) The implications of the discovery of this ancient stone picture that includes the alien are absolutely huge! and could be one of the most important clues to alien intervention into our ancient history ever made! We have included an enlargement of ‘The Grey’. This picture could explain why the Egyptians appeared to be so technically advanced, and how they were able to build the Pyramids with such precision.” (link)

Purtroppo per chi si entusiasma tanto per la scoperta del ritratto di un “Grigio” in una tomba egizia, quello non è un alieno. Infatti in un libro illustrato intitolato “All of Egypt” (Bonechi ed.) troviamo un particolare molto più chiaro e dettagliato dello stesso rilievo dipinto:

 


© Photo copyright Bonechi

Si tratta di un vaso che contiene una pianta particolare che veniva offerta agli dei assieme a frutta e animali. Anche in altri punti della tomba di Ptahhotep troviamo raffigurata la stessa pianta. Un portatore ha addirittura in mano un piccolo vaso della stessa forma di quello “alieno”:

Altri vasi simili a quello scambiato per un alieno si possono vedere nei dipinti che raffigurano il banchetto rituale offerto agli dei in molte altre tombe egizie. Questo è un particolare dei famosissimi affreschi della tomba di Nebamun (Londra, British Museum).

Conclusioni: nel rilievo dipinto della tomba di Ptahhotep a Saqqara non ci sono “alieni grigi” con minacciosi occhi a mandorla. La foto pubblicata in tante pagine web raffigura l’offerta di doni per il banchetto degli dei. In particolare gli occhi del presunto “alieno” sono le foglie di una pianta che esce da un vaso.